Qualche domenica fa, Madre Terra ci ha donato una giornata ricca di sole e piuttosto calda, per permetterci di poter fare

una bella camminata nella zona del Levante Ligure. 

È incredibile, per quanto sia nato in queste zone, quanti meravigliosi sentieri che non conoscessi.
In dolce compagnia, sia del mio compagno, sia del suo cane, siamo partiti da Recco nel primissimo pomeriggio. Siamo scesi verso il mare e risaliti all’altezza della località di Molinetti, poco distante dal punto di partenza. 

La destinazione era la chiesa di Sant’Apolinnare, sopra Sori. 

Abbiamo iniziato la salita imboccando una “creuza” – stradine molto strette tipiche della Liguria –  fatta di parecchi scalini, che ci ha permesso di arrivare già in un punto particolarmente alto, con una vista incredibile sul promontorio di Camogli e sui terrazzamenti costruiti con il tipico metodo di queste zone: I muretti a secco, ovvero dei muri costituiti di sola pietra ricavata, senza legante, che permette la sopravvivenza agricola di zone altrimenti troppo scoscese. 

Dopo una breve sosta per riprendere fiato, abbiamo proseguito in direzione Genova, ci siamo imbattuti in un sentiero ben poco battuto, che in realtà ci ha condotto fuori pista. 

Purtroppo le indicazioni dei cartelli in questo punto, non sono molto chiare, ma non ci siamo abbattuti; siamo tornati indietro e abbiamo deciso di salire un’altra infinita scalinata per arrivare alla cima del monte. 

All’altezza di Polanesi, abbiamo superato un’antica Torre Saracena, purtroppo in evidente stato di degrado. 

“Essa è parte del sistema difensivo volto a fronteggiare le minacce nemiche provenienti dal mare, costituite soprattutto dalle navi dei pirati barbareschi salpate dalle coste del Nord Africa, in prevalenza dell’Algeria e della Tunisia, che fin dall’Alto Medioevo, solcarono il Mar Mediterraneo alla ricerca di bottini e nuove conquiste” (fonte: Andar per creuze da Mulinetti a Sori – prolocorecco.it)

Proseguendo ancora per qualche chilometro e qualche ultimo pezzo in salita, nonostante cominci a farsi sentire la fatica dei nostri passi, arriviamo in questo meraviglioso prato verde, dove la vista è pressoché inimmaginabile. Sotto ai nostri piedi tutta la riviera di Levante da Nervi a Camogli, e a fianco una piccola chiesa, per l’appunto di Sant’Apollinare.  

“Si tratta dell’unica chiesa nella diocesi di Genova ad essere dedicata a tale Santo: nominata in un rogito del 1195, conserva esternamente l’atmosfera semplice ed austera delle pievi romantiche, nonostante i corpi aggiunti posteriormente. 

Questo grazie al suo apparato murario in pietra a vista con conci ben sbozzati e all’ornamento esterno dell’abside con cornice ad archetti pensili a sesto acuto”
(fonte: 
Andar per creuze da Mulinetti a Sori – prolocorecco.it)

Per tornare indietro abbiamo deciso di proseguire per una mulattiera che porta a diversi punti d’interesse ed altri sentieri, che ci siamo promessi di fare in una prossima escursione. La via scelta è stata in direzione Ageno in un sentiero piuttosto semplice (noi l’abbiamo in realtà trovato particolarmente fangoso viste le recenti piogge), dove sorge un antico fontanile. Destinazione Megli, esattamente sopra a Recco, per poi rincasare soddisfatti di quanto Madre Natura ci abbia donato in questo cammino, compreso un magnifico tramonto. 

Infatti, non è solo la vista del mare dall’alto e dei monumenti storici che abbiamo incontrato, ma i boschi che abbiamo attraversato, ricchi di castagni. Gli ulivi che ci hanno fatto compagnia, insieme ai pini marittimi, fratelli ed amici di questi panorami. 

Insomma, come sempre ogni angolo di flora, ci ha permesso di vivere un’esperienza profonda, immersi nelle camminate consapevoli, nel beneficio e nella gratitudine che NatureTherapy ci ha permesso di scoprire ancora di più giorno dopo giorno, collaborando a fianco di questa splendida accompagnatrice e padrona di casa, che ci permette di vivere nella bellezza e nella beatitudine….. La Natura. 

 Simone Durante – Facilitatore NatureTherapy