In un incontro online Alessandro ci ha proposto di andare indietro con la memoria e di pensare a un’esperienza in natura. Tante, infinite esperienze in cui anche per un solo attimo mi sono sentita parte di quel tutto ma la mia mente e soprattutto il mio cuore mi ha riportato li..era il 2016, la prima (di tante altre volte) in Umbria. Su consiglio di un amico, dopo aver fatto tappa a Norcia, modifico all’ultimo il mio itinerario di una trenitina di km, arrivando a Castelluccio.
Mi si aprono scenari sempre più montani, tornanti che abbracciano i monti Sibillini e attraversando la Val Nerina dove si è invasi dal verde, quello intenso, scuro, che dà quella sensazione di chi il freddo freddo lo sa accogliere e resiste, e di rocce meravigliose, imponenti che trasmettono solidità e forza. Quando arrivo ad uno spiazzo dove poter sostare per un attimo l’auto e curiosare, ciò che si apre davanti ai miei occhi è…ciò che da subito ho definito il paradiso. In quel momento avevo di fronte a me una piana lunga 7 km e larga 3, circondata, avvolta, protetta dai Sibillini, dominati dal Monte Vettore, grande Maestro imponente, un branco di cavalli che vivono liberi e solo una strada asfaltata che sembra un sottile filo di connessione tra la civiltà e quella natura dirompente..quella strada porta al paese, a quello che a quel tempo era abitato da poche persone, ora purtroppo ancora meno, dopo il terremoto. Avevo lo stupore e la meraviglia che mi esplodeva dentro, continuavo a ripetere come un mantra “non ci credo, che meraviglia” ed è stato così per tutto il giorno.
Non a caso in quel luogo meraviglioso, nel mese di luglio, avviene la fioritura tra le più famose al mondo, dove quella piana si dipinge di rosso, viola, giallo come il quadro più bello.. grazie ai papaveri, ai fiordalisi e ad altri fiori spontanei che fioriscono come per magia a protezione delle culture di lenticchie. In un reciproco aiuto e supporto continuo.
Ho capito perchè lo chiamano “il piccolo tibet”, è il posto dove più forte di tutti ho percepito il TUTTO e il NIENTE in perfetta fusione. La pace, il vuoto, il pieno, tutto li. Infinitamente grata di poter rivedere ancora, chiudendo gli occhi quella magia e sentirla esplodere nel mio cuore.
La genuinità , la semplicità, la forza e l’amore infinito per la loro terra sono i valori che i castellucciani mi hanno trasmesso, è qualcosa che porto nel cuore e che ancora oggi mi fa venire gli occhi lucidi. Il loro legame indissolubile, con la natura, quella natura che è la sola che da loro, nutrimento, visibilità, sostentamento…semplicemente vita. Sentire nei loro racconti la difficoltà del vivere in quel posto disperso nel mondo, dove non esite una farmacia, un medico o tante altre comodità che noi abbiamo uscendo dalla porta di casa eppure quell’amore radicato e infrangibile che li mantiene li, onorati e fieri di essere parte di quel territorio.
In quel giorno scrissi la frase che ho scelto , per rappresentarmi sul sito NatureTherapy: ” Nessuna opera umana, sacra o profana che sia, potrà mai eguagliare la maestosa bellezza della natura “
Quali parole posso associare a quel luogo, a quel momento, a quell’esperienza ?
STUPORE, MERAVIGLIA, EMOZIONE, ESPLOSIONE, GIOIA, SORPRESA, INCREDUTLITÀ, CONNESSIONE, FORZA, ACCOGLIENZA, PROTEZIONE, LIBERTÀ, CICLICITÀ, MAGIA, INTERCONNESSIONE, INSEGNAMENTO, GIOCO, LEGGEREZZA, AMORE, VITA E GRATITUDINE INFINITA.
Laura Sironi – Facilitatrice NatureTherapy® in Lombardia

Formato da Facilitatori e Trainers NatureTherapy® in costante crescita e ricerca di spunti, informazioni e consapevolezza… desiderosi di dialogare insieme e condividere il Valore della Comunicazione Naturale.
è il posto dove più forte di tutti ho percepito il TUTTO e il NIENTE in perfetta fusione. La pace, il vuoto, il pieno, tutto li….
Credo che in queste semplici parole sia racchiusa tutta l’essenza di Laura, una persona semplice che vive di piccoli gesti, grandi emozioni, forti esperienze. La bellezza della vita è una semplice constatazione con lei…