La Sicilia la conosco sin da piccola. I “compari di anello” dei miei genitori erano di Catania e così trascorrevamo l’estate a Marzamemi e l’inverno a Zafferana Etnea. Mi sono sempre sentita parte di quella terra e in qualche modo ci sono sempre tornata.

La Sicilia è Natura profumata, e i miei ricordi affiorano come memoria olfattiva: il profumo delle merende all’ombra dei limoni, della pasta di mandorle fatta in casa… sono odori forti e nello stesso tempo sottili, che ti entrano nel sangue perché veicolati dagli affetti, come le carezze ed i pasticcini di Zia Letizia.

La Sicilia è un odore per me, ed è anche una pulsazione.

Non potrò mai dimenticare il  giorno in cui sono andata da sola sull’Etna. 

C’era la neve, un freddo intenso e una luce abbagliante, totale. Percepivo me stessa attaccata alla terra e allo stesso tempo dentro una bolla incredibile, trasparente, quasi sospesa in aria, e sentivo la pulsazione del Vulcano nel mio corpo. Quel battito che mi risuonava nell’addome non lo potrò mai dimenticare.

Mi è poi successa la stessa cosa sullo Stromboli, quando ancora si poteva scalarlo fin quasi dentro il cratere (ora non è più permesso credo, erano gli anni ’90), si saliva il pendio dal livello del mare nel pomeriggio e si arrivava in cima che era il tramonto. 

Mentre salivo, ad un certo punto, di fronte me, all’ultimo passo di scalata, nel silenzio più assoluto, alzo lo sguardo verso la cima e vedo un effluvio di lava “sbuffare”, come un soffio cardiaco, un impulso lungo, rosso e nero, bellissimo e dolce.

Per fortuna c’era la guida dietro di me, perché ho barcollato per l’emozione, ho pianto, e non era per la paura.

Anche questa è stata un’emozione che non dimenticherò mai, quel soffio e quella luce improvvisa che squarcia l’aria ed il cielo rosso del tramonto. Avevo camminato su uno dei cuori pulsanti della Terra.

Per questo ho sempre pensato ai vulcani come i luoghi in cui sfiata la pompa cardiaca della Terra, come delle valvole che regolano la sua pressione interna.

Scoprii che anche la Terra ha una vita ed una pulsazione interna esattamente come l’uomo, fin dalla sua vita prenatale. La Vita si crea pulsando ed i rumori prodotti dalla vita sono gli stessi dentro il corpo e fuori dal corpo. 

Ne ebbi la certezza il giorno che visitai il museo dell’Etna a Catania.

Mi trovavo lì camminando lenta, attenta. C’erano molti schermi accesi con le immagini del vulcano in attività. Ad un certo punto sentii alle mie spalle un soffio e un battito regolare, proprio uguale a quello che si sente in una ecografia prenatale. Io che lavoravo con le donne incinta mi chiesi come mai stessero mostrando una ecocardio. Mi girai e vidi un video che mostrava delle emissioni laviche pulsanti che producevano lo stesso rumore e ritmo del soffio cardiaco fetale. Lo stantuffo ed il battito, lo stantuffo ed il battito. Un’esperienza incredibile. 

La Terra ha una pulsazione ed una circolazione del suo sangue, che è la lava, il suo fluido interno che viene pompato ritmicamente perché si mantengano in omeostasi la pressione ed il calore e la gravità in maniera costante. Perché la Terra non perda l’equilibrio.

La lava che scorre pulsando e il geomagnetismo del ferro contenuto nel nucleo sono dinamiche che concorrono a mantenere l’equilibrio del nostro pianeta nell’Universo e che conferiscono alla Terra il ritmo che noi percepiamo nel nostro sangue, nel nostro battito cardiaco, e naturalmente nel battito cardiaco dei bambini che devono ancora nascere. 

Battito, tempo, ritmo…sono tre caratteristiche della vita pulsante che condividiamo con la Terra e con la Natura!

Ho sempre fatto questi paralleli: sono state queste forti intuizioni e connessioni che hanno gettato le basi del mio metodo di crescita personale in Natura secondo i cicli della Terra e del Cielo, del maschile e femminile come fertilità e fecondità, delle stagioni, e delle nostre stagioni interiori.

Raccontare questa storia mi ha fatto venire il desiderio di ritornarci, in Sicilia, e chissà che non lo faccia presto, anche per andare a comprare spezie e profumi di terre lontane che trovo solo lì, assieme ai miei dolci ricordi.

Donatella Ponterio – Facilitatrice NatureTherapy® in Calabria.